Reddito di libertà, la circolare INPS: a chi spetta e come richiedere il contributo economico

L’Inps, attraverso una circolare sul proprio sito, ha fornito i chiarimenti per quanto riguarda il Reddito di Libertà: tutto quello che c’è da sapere.

Il decreto interministeriale relativo al Fondo per il Reddito di libertà per le donne vittime di violenza è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 marzo. Attraverso il provvedimento, che era stato firmato lo scorso 2 dicembre, sono state stabilite alcune novità.

Mano tiene cartoncino scritta Reddito di Libertà 2025
Reddito di libertà, la circolare INPS: a chi spetta e come richiedere il contributo economico (Tradizioni.it)

Come si legge nel decreto, il fondo per il Reddito di libertà è pari a 30 milioni di euro, suddivisi equamente per ogni anno nel triennio 2024-2026. A questa cifra, si aggiungerà un ulteriore milione di euro sia per il 2025 che per il 2026, stanziati nell’ultima Legge di Bilancio, per finanziare il contributo rivolto alle donne vittime di violenza e in condizioni di povertà. Dopo la pubblicazione in Gazzetta del decreto è arrivata la circolare Inps che ha fornito ulteriori chiarimenti.

Reddito di libertà, a chi è rivolto e come richiederlo: i chiarimenti Inps

In seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto relativo al Reddito di libertà, è arrivata una circolare dell’Inps in cui sono stati illustrati tutti i chiarimenti relativi alla misura per quanto riguarda il 2025. Il Reddito di Libertà ha come obiettivo quello di restituire alle donne vittime di violenza l’autonomia abitativa e personale e garantire il percorso scolastico e formativo dei figli minori.

Inps insegna sede
Reddito di libertà, a chi è rivolto e come richiederlo: i chiarimenti Inps (Foto da Ansa) – Tradizioni.it

Questa misura consiste nell’erogazione di un sostegno economico da massimo 500 euro mensili, 100 in più rispetto a quelli dello scorso anno, per un totale di 12 mensilità. Inoltre, il Reddito di Libertà è compatibile con altri strumenti di sostegno come l’Assegno di Inclusione.

Per quanto riguarda i requisiti, come spiega l’Inps, il contributo è potrà essere richiesto dalle donne vittime di violenza, con o senza figli, che rispettano i seguenti requisiti: residenti in Italia con cittadinanza italiana, comunitaria o cittadinanza di uno Stato extracomunitario, ma in possesso di regolare permesso di soggiorno; essere seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali; in condizioni di povertà legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente.

Con il nuovo decreto interministeriale è stato stabilito un periodo transitorio per dare priorità alle domande che lo scorso anno non erano state accolte per l’esaurimento dei fondi a disposizione. Durante il periodo in questione, dal 5 marzo al 18 aprile 2025, i Comuni potranno ripresentare le istanze respinte, previa verifica dell’attuale possesso dei requisiti, attraverso la piattaforma online. Quelle non ripresentate cadranno definitivamente.

Concluso il periodo transitorio, dal 18 aprile, sino al 31 dicembre 2025, potranno essere presentate le domande tramite gli operatori comunali del Comune di riferimento che dovranno attestare lo stato di bisogno della richiedente attraverso il modulo “Domanda Reddito di Libertà”.

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