“Perché così piccolo?”. La domanda che si fanno tutti vedendo il David di Michelangelo

Il David di Michelangelo, uno dei capolavori dell’artista, conosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza. Ma spesso al centro di un dibattito di altro tenore.

Uno dei simboli del Rinascimento italiano è senza ombra di dubbio il David di Michelangelo, l’enorme scultura, alta più di cinque metri, realizzata in marmo all’inizio del Cinquecento e ora conservata alla Galleria dell’Accademia a Firenze. L’opera di Buonarroti è una delle più ammirate al mondo e considerata un vero capolavoro.

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“Perché così piccolo?”. La domanda che si fanno tutti vedendo il David di Donatello ANSA FOTO tradizioni.it

La statua è incredibile per le difficoltà tecniche, creata da un unico blocco di marmo, e la bellezza del risultato finale ed è diventata un simbolo, un ideale di bellezza maschile nell’arte. Resta di certo l’emblema di una città e di un’epoca irripetibile. Eppure spesso, osservando questa meraviglia, la domanda va su un dettaglio anatomico inconfessabile.

David di Michelangelo e le sue dimensioni

La statua ritrae l’eroe biblico mentre si accinge ad affrontare Golia, con un’ espressione fiera e un aspetto atletico e forte. La precisione anatomica dell’opera è incredibile, compresi gli occhi con uno sguardo penetrante e vigile. Lo studio del corpo porta Michelangelo a realizzare particolari molto dettagliati, come i tendini del collo in torsione o la muscolatura del dorso.

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David di Michelangelo e le sue dimensioni ANSA FOTO tradizioni.it

Ma la statua ha un valore simbolico, soprattutto per l’artista, così alcuni dettagli del corpo sono modificati. La testa e le mani sono leggermente ingrandite, così che le variazioni di proporzioni indichino la ragione e lo strumento con cui questa si realizza. A questo punto allora è lecito chiedersi perché un pene di piccole dimensioni? Può apparire sorprendente in una statua dall’aspetto così potente.

In realtà ci sono motivazioni estetiche e filosofiche. L’artista si rifà a modelli classici e nell’arte classica gli eroi e gli atleti sono ritratti nudi, segno di forza esteriore e interiore. Nell’antichità la nudità non era considerata un tabù, non era sconveniente o vergognosa, anche se esclusiva dei maschi. Quindi gli eroi greci e romani ritratti nell’arte classica sono i modelli di Michelangelo, ma la forza e il coraggio sono prerogativa anche dei cristiani e dei santi in particolare.

Nelle sculture classiche un pene di piccole dimensioni e rilassato è simbolo di autocontrollo, intelligenza e moderazione, virtù molto apprezzate. Al contrario un pene eretto è tipico del satiro e del barbaro, rozzi e primitivi. Quindi in una statua che vuole simboleggiare la forza fisica, ma anche quella interiore e morale, un pene di dimensioni ridotte si adatta a questi principi ideali che hanno nell’equilibrio e nella fede il loro centro. Non era certo la lunghezza del pene a rendere David un eroe agli occhi dell’artista e dei suoi contemporanei.

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