Le piante grasse, è risaputo, hanno bisogno di poca manutenzione e sono molto resistenti. Ma le devi innaffiare così se non vuoi le foglie molli e giallastre.
Le piante grasse sono davvero belle da posizionare in casa per rendere più scenografici gli ambienti. Sono molto resistenti e, anche chi non ha il pollice verde, potrà prendersene cura senza problemi. Ma ovviamente queste piante hanno bisogno dell’acqua per vivere (come tutte le altre).

Infatti un errore comune che si commette quando si hanno delle piante grasse è proprio quello di non innaffiarle correttamente ed ecco perché sbucano quelle brutte foglie molli e giallastre. Dato che queste piante sono formate da un tessuto molto particolare, riescono ad immagazzinare molta acqua ma per evitare di rovinarne foglie e radici, è questo il modo di innaffiarle correttamente.
I modi per innaffiare correttamente le piante grasse per non avere foglie molli e giallastre
Esistono diverse varietà di piante grasse ma non tutte hanno le spine e la forma sferica. Alcune riescono ad emettere addirittura dei fiori colorati. Anche se queste piante sono resistenti, non è vero che basta innaffiarle solo ogni tanto.

L’acqua diventa fondamentale quando il terreno è del tutto secco oppure c’è poco terriccio. Prima di capire quali sono i 3 modi per innaffiare le piante grasse, è bene precisare che queste temono l’acqua calcarea e quindi è da preferire quella piovana o demineralizzata. Ci sono 3 metodi per innaffiare le piante grasse ed evitare che muoiano o che fuoriescano delle foglie molli e giallastre.
Per esempio si può immergere la succulenta interamente nell’acqua per circa un minuto e poi riporla al suo posto. Se invece ci sono dei fiori o delle spine, meglio evitare questo metodo di annaffiatura proprio per non rovinare le infiorescenze. In questi casi invece è preferibile usare uno spruzzino per vaporizzare l’acqua sul terreno o direttamente sulle foglie per ripulire la pianta da eventuali parassiti.
Infine, un’ultima alternativa consiste nel versare qualche cucchiaio di acqua direttamente nel terriccio. La quantità dipende sempre dalla grandezza della pianta e dalla stagione. Per esempio in primavera e estate le annaffiature dovranno essere regolari mentre potranno essere meno frequenti durante i mesi freddi. In ogni caso, sempre meglio svolgere questa operazione o durante il mattino presto o nel tardo pomeriggio.
Evitare invece sempre le ore con il sole alto perché le foglie potrebbero bruciarsi e l’acqua evaporare troppo velocemente. Terminata questa operazione, svuotare sempre il sottovaso per evitare che i ristagni facciano marcire le radici e rendano le foglie molli e gialle.