Alcune pratiche potrebbero portare all’ingiallimento delle foglie delle piante che coltiviamo: i consigli degli esperti sul punto per evitare questa problematica.
Coltivare delle piante in casa è una pratica molto comune in tutto il mondo. Le piante non solo donano un tocco di eleganza agli ambienti in cui vengono collocate, ma, secondo quanto sostenuto dagli esperti, migliorano l’umore e donano relax.

Ovviamente, la coltivazione richiedere delle cure particolari in base alle piante che vengono scelte, anche se esistono specie che non hanno bisogno di eccessive attenzioni. Queste cure garantiscono la salute delle nostre coltivazioni e impediscono l’insorgere di problemi, come ad esempio l’ingiallimento delle foglie, condizione molto comune che può essere evitata seguendo delle semplici accortezze. Vediamo come fare.
Piante, cosa provoca l’ingiallimento delle foglie: il parere degli esperti
Può capitare di vedere le foglie delle nostre piante ingiallire improvvisamente. Si tratta di una condizione molto comune che, però, rappresenta un segnale d’allarme: l’ingiallimento fogliare, difatti, indica la mancanza di nutrienti essenziali per la pianta. Ma cosa può causare tutto questo? A parlare della condizione il CEO di Lawn Love, Jeremy Yamaguchi, e l’esperta di piante presso Plantum Anastasia Borisevich, citati sul sito web di Martha Stewart.

Secondo i due esperti, la causa di questa problematica potrebbe essere collegata alla frequenza delle annaffiature, procedendo con troppa frequenza si potrebbero danneggiare le radici che porterebbero all’ingiallimento delle foglie, dato che la pianta ricevere poco ossigeno rispetto a quello necessario non riuscendo ad assorbire l’acqua. Anche annaffiare poco potrebbe avere conseguenze: la mancanza di umidità provocherebbe danni alle radici sino alla morte della pianta.
Anche l’utilizzo eccessivo di fertilizzante potrebbe portare alla condizione appena descritta. Nel dettaglio, usando troppo prodotto si creerebbe un accumulo di sale nel terreno che andrebbe a provocare danni alle radici della coltivazione. Quest’ultime non sarebbero più in grado di fornire acqua e sostanze nutritive alle foglie. Infine, un’altra causa sarebbe la troppa o la poca esposizione alla luce.
Nel primo caso, i forti raggi solari brucerebbero le foglie, mentre quando l’esposizione non è sufficiente si riduce ridurre la capacità della coltivazione di effettuare la fotosintesi. Per questa ragione, gli esperti consigliano di procedere con annaffiature regolari, ma non troppo frequenti tenendo conto anche della specie. Inoltre, è anche opportuno non usare troppo fertilizzante e collocare le piante in un punto con un’adeguata esposizione alla luce. Si tratta di semplici accortezze che possono far crescere in salute le nostre piante.