Perché il Cristo Velato è un’opera unica al mondo: resta questo mistero ancora oggi

Il Cristo Velato tra mistero e maestria: dalla realizzazione della cappella sita a Napoli alla nascita di una delle sculture più enigmatiche al mondo.

La Cappella Sansevero si trova nel centro storico di Napoli, ma quello che incuriosisce tutto il mondo è una delle opere che al suo interno viene custodita, stiamo parlando del “Cristo Velato”. La sua realizzazione la si deve a Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero che decise di incaricare Giuseppe Sanmartino per far sì che al suo interno ci fosse qualcosa che ricordasse la potenza del suo casato.

Cristo Velato Cappella Sansevero
Perché il Cristo Velato è un’opera unica al mondo: resta questo mistero ancora oggi(Foto da Ansa) – Tradizioni.it

L’elaborato progetto portò a far partorire un luogo affascinante, custode di sculture e ornamenti. Una delle opere più belle e importanti è il Cristo Velato, realizzato dall’artista succitato nel 1753.

La precisione e la maestria diedero “vita” al “Cristo Velato”

Da Nord a sud l’Italia è uno scrigno di opere d’arte, pittori, scultori e architetti nel corso dei secoli hanno restituito al Bel Paese un patrimonio artistico invidiato in tutto il mondo. Se parliamo di opere d’arte, non possiamo non citare il Cristo Velato, un’opera d’arte commissionata dal Principe di Sansevero all’artista napoletano Giuseppe Sanmartino.

Cristo Velato mani
La precisione e la maestria diedero “vita” al “Cristo Velato” (Foto da Ansa) – Tradizioni.it

L’opera è stata ricavata da un unico blocco di marmo e viene rappresentato il corpo di Cristo, adagiato in orizzontale. Sono presenti tutti i segni del martirio e Cristo sembra esalare un ultimo respiro. Sulle mani sono presenti le ferite dei chiodi, mentre il costato è scavato, ai piedi, invece sono stati realizzati tutti i simboli del martirio, come i chiodi, la tenaglia e la corona di spine. Realizzato magistralmente, quello che ancora oggi lascia senza fiato è il dettaglio del velo, trasparenze e delicatezza sono le parole che vengono in mente se volessimo descriverlo. L’effetto realizzato ha portato con il tempo anche a fare delle supposizioni, una riguarda proprio l’utilizzo di un secondo blocco e ancora si pensava fosse stata seguita una procedura chimica di calcificazione dei cristalli di un velo vero posto sopra e che in seguito è stato poi fuso.

Persino Canova, vista l’opera, disse che avrebbe dato anni della sua vita per essere lo sculture del capolavoro. In realtà, a giocare un ruolo fondamentale sono state la tecnica e la maestria di SanMartino che hanno dato all’umanità una scultura che raggiunge la perfezione. A tal riguardo non possiamo non dire che al mondo esistono altre statue velate, ma nessuno degli artisti è riuscito ha concedere tanta morbidezza e trasparenza. Il velo aderisce perfettamente alla pelle di Cristo, donando un effetto di translucenza. L’opera si trova in un luogo in cui aleggiano misteri che si rifanno all’uomo che volle realizzare la cappella, ovvero Raimondo di Sangro. La verità, però, è una sola il Cristo Velato è solo il frutto di mani sapienti e di una tecnica infallibile.

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